In  riferimento alla nota di cui all’oggetto il sottoscritto intende precisare quanto segue:
1- In data 12 luglio 2004 in qualità di consigliere del comune di Trapani  ho indirizzato una nota al Sindaco, invitandolo a riunire l’Osservatorio dei Sindaci per i problemi dell’agricoltura della Provincia di Trapani per cui pur non facendo parte dell’Osservatorio  ha inteso segnalare lo stato di disagio degli agricoltori;
2- In data 30 luglio 2004 si riunisce detto Osservatorio ed ha elaborato il documento datato 4 agosto 2004 che si allega;

3- In data 4 agosto 2004 le organizzazioni di categoria hanno prodotto un documento di condanna per la iniziativa intrapresa nei confronti del sottoscritto e dell’Osservatorio dei Sindaci;
4- I dati inattendibili a cui le organizzazioni agricole fanno riferimento sono stati ricavati  da chi vive giornalmente a diretto contatto con gli agricoltori di un ampio territorio, da chi vive e condivide le loro preoccupazioni per esperienza diretta poiché vive in campagna ed esercita la professione di agronomo, per cui conosce e valuta personalmente giorno dopo giorno i problemi degli agricoltori e cerca di sollevarli per trovare delle soluzioni.
Non sono i dati di chi vive dietro una scrivania e si affida ai soli dati statistici e si preoccupa quasi solo di pratiche di assistenza, anzicchè  portare avanti una politica per sollevare le sorti dell’agricoltura e coinvolgere i politici nella soluzione dei problemi, anzicchè essere a rimorchio come è avvenuto negli ultimi tempi.
Può darsi  che questi dati non riguardano tutta la provincia, ma è certo che in un ampio territorio che comprende l’agro  trapanese – ericino  ci sono stati notevoli danni sia per la cerealicoltura che per la viticoltura.
Il sottoscritto i dati li ha ricavati  anche dalle cooperative che ammassano grano duro.
L’iniziativa non intendeva offendere o scavalcare le Organizzazioni professionali, ma solamente procurare dibattiti sulla stampa o in pubbliche assemblee al fine di addivenire a conclusioni unitarie.
Sono dell’avviso per i dati ricavati anche da cooperative che ammassano grano che il danno per le aziende ad indirizzo cerealicolo della produzione lorda vendibile è superiore al 35% per cui le aziende potrebbero, se oggetto di delimitazione accedere alle indennità di cui alla legge 185 e successive.
Per la siccità del 2002 ritengo opportuno precisare che sono state pagate soltanto 400 pratiche circa per complessive 600.000 € ai soli coltivatori diretti, mentre per le altre imprese agricole  sarebbe opportuno un’azione unitaria per reperire decine di miliardi di finanziamenti  da parte del Ministero dell’Agricoltura necessari per l’erogazione di Mutui quinquennali con l’abbattimento del 40% delle pratiche già istruite così come previsto dalla legge 185.
Si fa altresì presente che sarebbe opportuno intervenire unitariamente nei confronti del governo regionale per il pagamento del pregresso di cui alla legge 13/86, riguardante le macchine agricole, il settore olivicolo da olio, vasconi in terra battuta per l’irrigazione  non più previsti nel Piano Vitivinicolo Regionale. Le 170 pratiche di reimpianto vigneto di cui all’O.C.M. vino 2002 .
In conclusione la mia azione di sollecitazione per i problemi dell’agricoltura vuole essere uno stimolo continuo ai politici e alle organizzazioni professionali affinché possano unitariamente contribuire a risolvere le sorti dell’Agricoltura trapanese che attraversa un periodo di profondo disagio di cui modestamente ritengo di potermi fare interprete perché giornalmente ne vengo messo a conoscenza.

Trapani, lì 12 agosto  2004
Cordialmente
Giuseppe Pellegrino

Destinatari
Sigg. Sindaci della provincia di  Trapani
Organizzazioni di categoria
Deputati della Provincia di Trapani
Centri di ammasso grano della Provincia di Trapani
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