Premesso che:
- quasi 20 anni fa ha inizio la storia del Piano Regolatore Generale della città di Trapani;
- nel 1989 vengono approvate dal consiglio comunale di allora le direttive al Piano;il 14 aprile 1999 viene trasmesso il voto n.95 del consiglio regionale all’urbanistica di rielaborazione parziale da parte dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente;
- l’attuale amministrazione con determina n. 734 del 7.2.2002 costituisce l’ufficio comunale del Piano Regolatore di Trapani per la sua rielaborazione;
- in data 23.3.2002 viene affidata all’architetto Giuseppe Gangemi l’incarico di consulenza con poteri di coordinamento.
Visto che:
il C.R.U. ha evidenziato che la popolazione prevista dopo un ventennio dalla rielaborazione era di 87.000 contro i 67.500 previsti oggi dal nuovo tecnico;
si ha una drastica riduzione delle opere pubbliche di tre milioni di metri quadrati.
è risaputo che la città è stata negli anni interessata alla mummificazione delle frazioni in quanto era stato sempre interpretato quasi sempre in maniera restrittiva il programma di fabbricazione ancora oggi vigente;
l’abitato di Trapani è stato interessato al suo intorno a piani di lottizzazione, piani costruttivi etc., una applicazione alla lettera della legislazione urbanistica ha fatto scegliere al tecnico di andare a regalare alla città e soprattutto alle frazioni un aumento del 560% di zone A (utilizzando per la delimitazione anche la cartografia catastale del 1939), zone di particolare pregio storico che vanno salvaguardate (Baglionuovo, Ummari, gran parte di Fulgatore e Mokarta per continuare con Palma Salinagrande, Pietretagliate etc..).
Il CRU circa la delimitazione della zona “A” nel 1999 ha invitato il progettista a tener conto dell’asse viario di via Fardella, via Pepoli. Dei nuclei storici delle frazioni, dei bagli, delle ville e delle masserie dei borghi rurali.
La circolare 3 del 2000 recita al punto 3.4:
Si perviene alla perimetrazione del centro storico come zona A con una apposita ricerca storica sulle origini e sull’evoluzione dell’insediamento che tenga conto anche della formazione e delle trasformazioni del patrimonio edilizio. Una fonte di documentazione è costituita dalle mappe del catasto grafico di epoca borbonica (1830 – 1850 circa), in possesso dell’Assessorato regionale ai beni culturali, da integrare con la documentazione costituita dalle prime planimetrie catastali redatte dopo l’avvento dello Stato Unitario (fine 800, primi del 900). In ogni caso, non si possono escludere e la consultazione degli archivi locali e i riscontri sul campo.
In riferimento quindi alla riunione delle commissioni consiliari del 19 settembre alla presenza del consulente e degli avvocati, si è messo in discussione anche la proprietà di un appartamento in un condominio per la incompatibilità dei consiglieri nel trattare lo strumento urbanistico. Quindi ci avviamo forse ad un annunciato commissariamento del PRG ed una adozione immediata.
Le dichiarazioni dell’Amministrazione “c’è da rimanere inorriditi a vedere tutte queste frazioni ed anche la via Orti delimitata come zona A di interesse storico” devono trovare a mio avviso il coraggio di mettere in atto tutti gli strumenti per non compromettere per sempre una città. Una zona A una volta delimitata non può essere più modificata. Attualmente nelle zone A è consentita solo la ristrutturazione senza nemmeno la demolizione e la ricostruzione il tutto previo nulla osta della soprintendenza.
Sig. Sindaco Lei ha un piano rielaborato. Ha tutta la responsabilità politica di questa rielaborazione. Le ricordo che i cittadini delle frazioni hanno chiesto nel 1996 1,5 mc/mq come indice di edificabilità nelle frazioni e non 2,5 mc/mq per aumentare le superfici edificabili “B” .
Si Interroga la S.V. a valutare l’opportunità di cambiare da subito tecnico e quindi verificare se il VOTO DEL CRU è stato rispettato.
Trapani, li 21/09/2005
Il consigliere
Dr. Giuseppe Pellegrino
Destinatario
Sindaco di TrapaniAv v. Girolamo Fazio